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L’arcivescovo dimenticato

da Larry Pierce
tradotto da Stefano Bongiovanni – Creazionismo e Scienza

Quando si tratta di suggerire una data per la creazione della Terra, forse poche persone sono state il bersaglio della derisione sull’argomento da parte degli scettici come l’arcivescovo James Ussher. Fu Ussher che a metà del XVII secolo avanzò l’idea che la creazione avvenne il 23 ottobre del 4004 a.C. Questo anno apparve come nota marginale in molte Bibbie fino alla metà del XX secolo circa. Ussher era quindi un uomo saggio, un ciarlatano o semplicemente un ingenuo? Cosa dovremmo pensare della sua data?

Uno studioso onorato e rispettabile

James Ussher nacque a Dublino, in Irlanda, nel 1581. Da giovane decise di dedicarsi interamente all’opera della Chiesa e il Signore onorò la sua decisione. A 18 anni si iscrisse all’Università di Dublino, una delle principali università dell’epoca. A 20 anni fu ordinato diacono e sacerdote nella Chiesa anglicana di Dublino. A 26 anni fu nominato presidente del Department of Divinity a Dublino, un onore concesso a pochissimi alla sua età. Fu professore dal 1607 al 1621 e fu nominato due volte vicerettore del Trinity College di Dublino.

Fin dai primi giorni di scuola si distinse in storia e dall’età di 20 anni per i successivi due decenni lesse tutti i libri di storia su cui riuscì a mettere le mani. Primeggiò nella storia della chiesa e scrisse diverse grandi opere autorevoli che trattano delle chiese irlandesi e inglesi dai tempi degli apostoli.

Nel 1625 fu nominato arcivescovo di Armagh, la carica più alta nella Chiesa anglicana irlandese. Esperto di lingue semitiche, sostenne l’affidabilità del testo ebraico dell’Antico Testamento e scrisse ampiamente sul cristianesimo in Asia e su altri argomenti correlati alla Bibbia.

Nel 1628, re Giacomo lo nominò membro del suo Consiglio privato in Irlanda. Criticò la ribellione contro Carlo I. Cromwell, che guidò la ribellione, lo teneva tuttavia in grande stima. Quando Ussher morì, Cromwell organizzò un magnifico funerale e lo fece seppellire nell’Abbazia di Westminster.

L’unica fonte affidabile

Uno dei tanti progetti di Ussher era la stesura, in latino, di una storia completa del mondo che coprisse tutti i principali eventi dal tempo della creazione al 70 d.C. Pubblicò questo tomo di 1600 pagine in latino nel 1650. Una traduzione in inglese fu pubblicata nel 1658, due anni dopo la sua morte. Questo lavoro è affascinante da leggere, tuttavia pochi di noi vi hanno accesso. L’opera è stata ripubblicata ed è ora disponibile nella libreria di Creation Ministries International. I contenuti del primo volume della sua opera sono disponibili anche online (in inglese). Il libro copre il periodo dalla creazione al 176 a.C.

Nella preparazione di questo lavoro, Ussher presuppose innanzitutto che la Bibbia fosse l’unica fonte affidabile di informazioni cronologiche per i periodi di tempo trattati nella Bibbia. Infatti, prima dell’Impero persiano, si sa molto poco della storia greca, romana ed egiziana o della storia di altre nazioni. Molto si basa su speculazioni e miti. Le date della storia secolare diventano più certe con la fondazione dell’Impero medo-persiano.

Per gli eventi precedenti a questo periodo, Ussher si affidò esclusivamente ai dati della Bibbia per creare il suo quadro storico. Scelse la morte di Nabucodonosor come data affidabile a cui ancorare tutte le date bibliche precedenti. Lavorando a ritroso da quella data, arrivò quindi alla data di creazione del 23 ottobre 4004 a.C.

Come giunse a questa data?

Da nessuna parte nella Bibbia si dice che la data fosse il 23 ottobre. Ussher però suppose che ci fosse un buon motivo per il quale il calendario degli Ebrei e di molti altri popoli antichi iniziava in autunno. Concluse quindi che Dio creò il mondo in autunno. Dopo avere consultato le tavole astronomiche, scelse la prima domenica dopo l’equinozio d’autunno.

Ora sappiamo tutti che l’equinozio si verifica intorno al 21 settembre e non al 23 ottobre grazie ad alcune modifiche del calendario. Nei suoi studi, Ussher scoprì che gli antichi Ebrei e gli Egiziani non usavano un calendario basato sulla luna. Avevano invece un calendario composto da dodici mesi di trenta giorni ciascuno. Alla fine dell’anno aggiungevano cinque giorni. Ogni quattro anni aggiungevano sei giorni. Tuttavia, un anno di 365 giorni è troppo breve e uno di esattamente 365,25 giorni è troppo lungo. Occorre eliminare alcuni giorni per evitare la fluttuazione delle stagioni.

Quando Giulio Cesare riformò il calendario, adottò il sistema che usiamo oggi, con dodici mesi di varia durata. Il 2 settembre 1752 furono eliminati undici giorni dal calendario inglese per fare iniziare le stagioni nel momento previsto. Un altro giorno fu eliminato nel 1800 e di nuovo nel 1900. Questi anni normalmente sarebbero stati anni bisestili, ma furono resi anni normali per mantenere l’allineamento del calendario. Oggi usiamo il calendario gregoriano che è un perfezionamento del calendario giuliano.

Prima della riforma di Giulio Cesare, non si facevano correzioni al calendario. Nei quattromila anni che separano l’epoca di Cesare dalla creazione, è necessario eliminare quasi trentadue giorni affinché il calendario sia allineato all’inizio delle stagioni. Apportando queste modifiche, Ussher arrivò quindi al 23 ottobre anziché al 21 settembre.

Come giunse invece all’anno 4004 a.C.?

Prese in considerazione le cronologie in Genesi 5 e 11, insieme ad alcuni altri passaggi biblici che esamineremo. Per semplificare i calcoli legheremo la cronologia alla caduta di Gerusalemme nel 588 a.C. I calcoli dettagliati riempiono più di 100 pagine del documento originale!

Da Genesi 5 otteniamo quanto segue:

Prima genealogia – Genesi 5
VersettoEventoEtà della Terra
1:1–31 Creazione 0
5:3 Set nacque quando Adamo 130 130
5:6 Enos nacque quando Set 105 235
5:9 Chenan nacque quando Enos 90 325
5:12 Maalaleel nacque quando Chenan 70 395
5:15 Iared nacque quando Maalaleel 65 460
5:18 Enoc nacque quando Iared 162 622
5:21 Matusalemme nacque quando Enoc 65 687
5:25 Lamec nacque quando Matusalemme 187 874
5:28 Noè nacque quando Lamec 182 1056
11:10 Sem nacque quando Noè 502 1558
7:6 Diluvio quando Noè 600 1656

Da Genesi 11 otteniamo:

Seconda genealogia – Genesi 11
VersettoEventoEtà della Terra
11:10 Arpacsad nacque quando Sem 100 1658
11:12 Sela nacque quando Arpacsad 35 1693
11:14 Eber nacque quando Sela 30 1723
11:16 Peleg nacque quando Eber 34 1757
11:18 Reu nacque quando Peleg 30 1787
11:20 Serug nacque quando Reu 32 1819
11:22 Naor nacque quando Serug 30 1849
11:24 Tera nacque quando Naor 29 1878
11:32, 12:4 Abramo nacque quando Tera 130 2008
12:4 Abramo entrò in Canaan 75 2083

Nella Bibbia sono indicati alcuni lunghi periodi di tempo che ci consentono di fare gli stessi calcoli di Ussher, senza entrare in tutti i dettagli intermedi come fece lui.

Periodi di tempo

Da quando Abramo lasciò Caran fino all’Esodo, esattamente 430 anni.
-(Ge 12:10, Es 12:40, Gal 3:17)
2513
Dall’Esodo all'inizio del Tempio, 479 anni
-(1 Re 6:1, nel 480° anno o dopo 479 anni)
2992
Dall’inizio del Tempio alla divisione del Regno, 37 anni
-(Salomone regnò 40 anni, 1 Re 11:42, il tempio iniziò nel suo quarto anno)
3029
Dalla divisione del Regno fino alla deportazione definitiva circa quattro anni dopo la caduta di Gerusalemme,
390 anni interi più parte di un anno
(Ez 4:4–6)
Deportazione finale nel 584 a.C.
3421

Quindi data della creazione = 584 + 3421-1 = 4004 a.C.

Questo è approssimativamente il modo in cui Ussher stabilì l’anno della creazione.

Ussher partì dalla Bibbia e non dalla storia secolare, motivo per cui usò la data del 588 a.C. e non del 586 a.C. per la caduta di Gerusalemme. Notò che il quarto anno del regno di Ioiachim corrispondeva al primo anno del regno di Nabucodonosor (Geremia 25:1). Esaminando gli elenchi dei re di Giuda, stabilì che era il 607 a.C., due anni prima della morte del padre di Nabucodonosor. Suo padre morì nel 605 a.C. e molti storici conclusero che questo fu l’inizio del regno di Nabucodonosor, quando in realtà governava già come viceré da due anni. Era normale conteggiare come primo anno di governo di un re l’anno in cui egli diventava viceré. Partendo dalla Bibbia, Ussher fu in grado di correggere questo errore della storia secolare.

Quindi Ussher aveva ragione?

Ussher non era né un ciarlatano né un ingenuo; in effetti, era uno degli uomini più dotti del suo tempo. Comprendendo i presupposti con cui iniziò i suoi calcoli (in particolare quello da cui tutti dovremmo cominciare, vale a dire che la Parola di Dio è vera e affidabile), possiamo facilmente capire come arrivò alla sua data di creazione. Infatti, se si presuppone che non ci siano “salti” o lacune intenzionali nelle genealogie successive (per le quali le prove a mio avviso sono inadeguate), allora la sua data è una deduzione perfettamente ragionevole basata sulla sua conoscenza dettagliata della Parola di Dio e sulla sua venerazione per le Scritture.

Ussher e l’astronomia

Il dottor John Eddy, astrogeofisico che all’epoca era astronomo solare presso l’Osservatorio ad alta quota di Boulder, in Colorado, fece alcuni commenti rivelatori in un simposio nel 1978, come riportato in Geotimes, vol. 23, settembre 1978, pag. 18.

“Non ci sono prove basate esclusivamente sulle osservazioni solari”, affermò Eddy, “che il Sole abbia 4,5–5 x 109 anni. Io sospetto che il Sole abbia 4,5 miliardi di anni, tuttavia, dati alcuni nuovi e inaspettati risultati contrari e un po’ di tempo per un frenetico ricalcolo e un riaggiustamento teorico, sospetto che potremmo convivere con il valore del vescovo Ussher per l’età della Terra e del Sole. Secondo me, non abbiamo molte prove osservative in astronomia in conflitto con tali affermazioni”.


Appendice: Hugh Ross contro Stephen Jay Gould su Ussher

del dottor Jonathan Sarfati

Oggi molti deridono Ussher, compreso il creazionista progressista Hugh Ross, che scrive:

“Sia Lightfoot che Ussher ignorarono gli studi ebraici e presupposero che nessuna generazione fosse stata omessa nelle genealogie bibliche. Immaginarono inoltre, basandosi sulla formulazione della versione di re Giacomo, che i giorni numerati del racconto della creazione della Genesi potessero essere solo sei periodi consecutivi di ventiquattro ore”.1

UssherComic1
UssherComic2

Ross fu ancora più provocatorio in un fumetto per bambini, di cui era coautore2, che raffigurava Ussher come uno sciocco con un cappello da somaro (vedere fumetto adiacente3). Ciò smentisce le affermazioni comuni di Ross secondo cui egli era una persona educata e sensata con una superiorità morale.

Il calcolo del giorno di Ussher era tuttavia un’approssimazione comune. Come dimostrato dall’articolo “Qual è la recente aberrazione? Terra vecchia o Terra giovane?” (in inglese), era opinione quasi universale della cristianità che il mondo avesse solo poche migliaia di anni, i giorni durassero 24 ore e le cronologie in Genesi 5 e 11 fossero ineccepibili. Quindi è assurdo attribuire la colpa alla formulazione della versione di re Giacomo in Genesi, seguita da quasi tutte le altre traduzioni inglesi moderne. In ogni caso entrambi questi studiosi scrivevano esclusivamente in latino!

Ross affermò inoltre erroneamente che essi ignoravano l’ebraico. Lightfoot era un esperto di ebraico, compreso l’Antico Testamento e i successivi scritti ebraici chiamati Talmud e Midrash e conosceva il latino e il greco.4 Ussher era “riconosciuto come uno dei più grandi studiosi del suo tempo”5, essendo un esperto di lingue semitiche e di storia antica, come scritto nell’articolo principale.

È anche un segreto ben custodito il fatto che alcuni grandi scienziati abbiano calcolato date di creazione molto vicine a quella di Ussher. Ad esempio, Giovanni Keplero (1571–1630), che formulò le leggi del moto planetario, stabilì la data della creazione nel 3992 a.C. Inoltre, Sir Isaac Newton (1642/3–1727), ampiamente considerato il più grande scienziato di tutti i tempi, sviluppò le leggi del movimento, della gravità e del calcolo infinitesimale, ma scrisse di più sulla storia biblica e difese vigorosamente la cronologia di Ussher. Per quanto lo riguardava:

“Per un uomo colto del diciassettesimo o addirittura diciottesimo secolo, qualsiasi ipotesi che il passato umano risalisse a più di 6000 anni era una speculazione vana e sciocca”.6

Dobbiamo quindi aspettarci un nuovo fumetto di Ross che ritragga Keplero e Newton come “somari”? Al contrario, il famoso evoluzionista Stephen Jay Gould (1941–2002) trattò Ussher in modo molto corretto.7 Ovviamente Gould pensava che Ussher avesse completamente torto, ma ammise che Ussher usò le migliori conoscenze disponibili ai suoi tempi:

“Difendo la cronologia di Ussher come un tentativo rispettabile per il suo tempo e sostengo che la nostra comune derisione dimostra solo una deplorevole meschinità basata sull’uso errato dei criteri attuali per giudicare un passato lontano e diverso. …

“Ussher rappresentava il meglio dell’erudizione del suo tempo. Faceva parte di una significativa tradizione di ricerca, una vasta comunità di intellettuali che lavoravano verso un obiettivo comune secondo una metodologia accettata. …

“Concludo con un ultimo appello a giudicare le persone in base ai propri criteri e non in base a criteri successivi che potevano non conoscere o valutare”.8

Questo articolo è stato pubblicato dalla rivista Creation 20(2):42–43, marzo 1998.
È stato aggiornato il 4 aprile 2005 su richiesta dell’autore e tradotto da Stefano Bongiovanni nel novembre 2023.

Riferimenti e note

  1. Ross, H., Creation and Time, Navpress, Colorado Springs, pp. 26–27, 1994. Torna al testo.
  2. Ross, H. e Bundschuh, R., Destination: Creation, Reasons to Believe Comix, p. 5, 1997. Torna al testo.
  3. Quando abbiamo pubblicato Pierce, abbiamo chiesto a RTB il permesso di pubblicare questa vignetta. Non sorprende che abbiano rifiutato. Ora ne sappiamo di più sulla legge sul copyright, che prevede la riproduzione di immagini secondo per un “uso corretto” a scopo di critica. Torna al testo.
  4. McClintock, J., Smith, W.M., Strong, J., Cyclopedia of Biblical, Theological and Ecclesiastical Literature, Baker Book House, pp. 426–427, 1982. Torna al testo.
  5. Elwell, W.A., Evangelical Dictionary of Theology, Baker Book House, p. 1131, 1996. Torna al testo.
  6. Renfrew, C., Before Civilization, Penguin Books, pp. 22–23, 1976, basato sulla sua lettura di The Chronology of Ancient Kingdoms Amended di Isaac Newton, pubblicato postumo nel 1728. Torna al testo.
  7. Gould, S.J., Fall in the house of Ussher, Natural History 12(11):12–21, 1991. Torna al testo.
  8. Gould, rif. 7, pp. 14, 16, 21. Torna al testo.

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